Franca Alaimo
- 04/10/2013 23:58:00
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"Sapevo" , Roberto, che non avresti taciuto di fronte a questa tragedia, perché conosco la tua umanità e la tua sensibilità di fronte ad ogni creatura. La tua poesia, come molte altre che sono state scritte da altri autori de La Recherche, è bella ed utile, certamente; ma la poesia, come mi sembra di avere già detto, non può nulla di fronte a questo se non ricordare che cosa dovrebbe essere il mondo, se non fosse quello che è. Ma noi non abbiamo potere; e tutto questo dipende dal potere, ed è al potere profondamente indifferente: è da moltissimi anni che il problema esiste e cosa è stato fatto? Queste stragi continueranno, purtroppo, perché per evitare che si ripetano, bisognerebbe rivoltare il mondo e luomo come un calzino. Dopo questondata di compassione...?
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Cristina Bizzarri
- 04/10/2013 11:28:00
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"obbligato dalla legge della pesantezza". Che altro aggiungere, anche dopo aver letto le parole sullarticolo che tu proponi? Forse bisognerebbe pensare ala parabola del Buon Samaritano, averla nitida davanti agli occhi. Poesia lucida la tua, che si rifiuta di fare poesia davanti a questi poveri morti. Poesia che abbassa la testa, non per rassegnazione. Per doloroso rispetto.
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